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works

2008-2009

infanzia

infanzia

Ricordi di muri assolati di cortili desolati, di ginocchia sbucciate e corse sfrenate. Infanzia mutevole con gli occhi al cielo percorso da nuvole e chiederne il perché.

a mia madre

a mia madre

Il lago opaco dei tuoi occhi rispecchia la vacuità di una vita spesa tra le piccole cose quotidiane. Neppure i deboli rintocchi delle amate campane calmano l’affanno della triste attesa e di quel che sarà. Naufrago tra la nebbia, senza l’ancora dei ricordi, la tua via di malinconia è lastricata, ora che ti aggrappi ai bordi di un’esistenza ormai ingrata. Ascolta Oggi alza il viso al sole e dentro al tuo cuore godi delle belle parole di chi ancora ti segue con amore

mediterraneo

mediterraneo

Porte scrostate sono rifugi d’ombra nelle strade assolate, l’ocra, il giallo e il bianco delle mura e dei tetti si alternano a fianco dei pozzi e dei vicoletti. Città di mare e di terra lasciate a malinconia per sfuggire alla guerra! Ormai solo la scia di una barca sul mare indica la nuova via per chi è costretto a migrare

torino

torino

Lastricati lucidi di pioggia, attraversati dalle cicatrici delle rotaie. Angoli dove il vento s’insinua gelido. Misteriosi portoni aperti su solitari silenzi Dov’è finito il cielo? Imperiosi palazzi, scuri e grigi, mi opprimono e mi invitano alla calda accoglienza del luminoso caffè.Misteriosa Torino mi accompagni nel viaggio verso le terre natie in cui non mi riconosco più. Siamo foglie sospinte dal volitivo vento della giovinezza o dalla brezza autunnale che non ci lascia più.

il palloncino

il palloncino

A chi sogna campanili d’argento, montagne d’avorio e prati di rugiada, a chi respira il vento e abbraccia l’albero nel bosco, a chi gioca col cane e rincorre il cavallo alato, faccio dono di un palloncino rosso che possa sempre volare nell’azzurro dei suoi occhi.

frammenti

frammenti

I pezzi del mosaico della mia vita esplodono in frammenti color avorio e cremisi a ricomporre la memoria del passato e la speranza nel futuro. Schegge impazzite si sovrappongono al rigore della mente e si rincorrono nei tortuosi meandri del caso, specchiandosi in quotidiane solitudini. Tutto converge verso un centro, agognato e sconosciuto, dove l’attimo radioso si cristallizza. Il silenzio ristora l’anima e acquieta il cuore

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